Durante il vostro soggiorno a Lampedusa, sicuramente non dovete dimenticare di visitare la famosa Porta d’Europa, monumento alla memoria, situato su un promontorio nel punto più a sud dell’isola, dell’Italia e d’Europa.Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta e il significato che ha questo monumento.
Il 28 giugno del 2008 è stata inaugurata, su un promontorio della costa di Lampedusa, la Porta d’Europa, monumento in memoria dei migranti che, nel corso degli anni, si sono avventurati per mare nella speranza di una vita migliore e che, invece, lì hanno trovato la morte.
Si tratta di una Porta alta quasi 5 metri e larga 3 metri in ferro zincato e ceramica refrattaria, materiale che riflette la luce, in modo da sembrare un faro che illumina la costa.
Come accennato precedentemente la Porta d’Europa è situata sull’ultimo promontorio dell’isola, tra Cala Spugne e Porto Vecchio, in quello che rappresenta il punto più a sud d’Italia e d’Europa. Posizione voluta dal suo ideatore, a rappresentare una porta aperta sul Mar Mediterraneo, pronta ad accogliere chiunque abbia bisogno. Aprire e varcare una porta simboleggia iniziare un nuovo capitolo della propria vita, un buon auspicio per chi riesce a farlo.
La Porta d’Europa è stata voluta fortemente dalla Onlus Amani e da Arnoldo Mosca Mondadori, mentre la paternità dell’opera è dell’artista e scultore Domenico Paladino, meglio conosciuto come Mimmo, un artista a tutto tondo, anche regista ed esponente dell’arte contemporanea. Le sue opere sono molteplici e sono esposte anche in musei internazionali, come il MET di New York, il Metropolitan Museum of Art, per cui è un onore non da poco, poter trovare una sua opera pure sulla costa della bellissima isola di Lampedusa.
I materiali che sono stati scelti per la realizzazione della Porta d’Europa sono ferro zincato e ceramica refrattaria, che sono stati selezionati, non a caso, ma per un particolare motivo: essi, infatti, assorbono la luce del sole e della luna e poi la riflettono, pertanto la Porta d’Europa diventa un vero proprio faro visto dal mare.
Per i migranti che arrivano dall’Africa stremati, dopo ore ed ore di navigazione su barconi fatiscenti, avvistare dal mare la Porta d’Europa illuminata, rappresenta la salvezza, la consapevolezza di essere arrivati vivi ed essere vicini alla costa dopo aver trascorso tanti giorni per mare. Per questo la Porta d’Europa è il simbolo della rinascita, la possibilità di avere una vita nuova.
C’è però il rovescio della medaglia, chi la luce della Porta d’Europa non l’ha potuta vedere, perché la vita l’ha persa in mare, durante la traversata nella speranza di un domani migliore. Ecco, allora, che la Porta d’Europa nasconde un doppio significato, la salvezza per chi riesce ad avvistarla dal mare e la morte per chi quella “Porta” non la vedrà mai, perché disperso in quel mare in cui confidavano di trovare una vita nuova. Quanti genitori sono rimasti senza figli o bambini orfani di genitori, speranze disilluse, che si sono perse negli abissi durante quella traversata che avrebbe dovuto salvarli.
Sulla Porta d’Europa è possibile osservare dei decori, che l’artista però non ama definire tali, come ha dichiarato in una intervista all’Osservatorio Romano: “Non le chiamerei decorazioni, sono degli oggetti umili, tra ciotole o altri utensili, che vi ho attaccato come ogni uomo farebbe sulle mura della propria dimora. Sono simbolo di umiltà, semplice e radicale”.
Il significato della Porta d’Europa è ricordare alle generazioni future la strage di vite umane che si è verificata in mare, migranti che hanno trovato la morte. Un simbolo che possa scuotere le coscienze, al fine di non dimenticare e che faccia riflettere su quello che ancora oggi si verifica nei nostri mari.
Da quando la Porta è stata costruita sono passati 13 anni, anni in cui ha subito l’usura del tempo dovuta all’esposizione alla salsedine ed agli agenti atmosferici che hanno contribuito al suo deterioramento. Affinché la Porta d’Europa potesse continuare a svolgere la sua opera in memoria, è stato necessario provvedere al suo restauro. Grazie ad una raccolta fondi e con il contributo di Unicoop Firenze, è stato possibile il 3 ottobre 2021 inaugurare la Porta d’Europa restaurata, nel Giorno della Memoria, ricordando il naufragio del 3 ottobre 2013 in cui, a largo di Lampedusa, persero la vita 368 persone.
Vi consigliamo vivamente di visitare questo posto suggestivo e ricco di significato, che induce chi vi si reca a riflettere. La Porta d’Europa, oltre ad offrire un eccellente panorama, vi permetterà di osservare uno dei tramonti più spettacolari dell’isola. Il monumento è stato realizzato da Domenico Paladino per scuotere le coscienze e lasciare un ricordo indelebile delle tragedie verificatesi a largo delle coste, protagoniste di eventi infausti, che passano inosservati e che troppo spesso vengono dimenticati.
La porta è sempre aperta e denota l’accoglienza nei confronti di chi la varca per disperazione e, allo stesso tempo, la speranza di poterla varcare nuovamente in senso contrario per ritornare alla propria terra. La Porta d’Europa vuole che chiunque la veda, possa aprire il cuore verso l’umanità ed essere solidale con coloro i quali sono costretti a lasciare la propria terra, in cerca della salvezza.
Lampedusa ha da offrirvi una serie di tesori di inestimabile valore, anche quest’opera ne fa parte. Pertanto, se avete in programma di recarvi, a Lampedusa ricordate di riservare del tempo per visionare la Porta d’Europa, che merita di essere una tappa importante del vostro viaggio.
Prenotate la vostra vacanza presso il B&B Vicolo del Porto e sarete accolti con ogni comfort e gentilezza presso la bellissima isola di Lampedusa. Per qualsiasi informazione contattateci al 338.286.5656 o inviate una mail a info@vicolodelportolampedusa.it.