L’alaccia è conosciuta anche come sardinella aurita e fa parte della famiglia delle Clupeidae, come le aringhe e le sardine. Questo tipo di pesce è molto diffuso nei mari di Lampedusa, assomiglia alla sardina, ma se ne differenzia per le dimensioni più grandi. L’alaccia, infatti, può arrivare a misurare 25-30 centimetri e presenta delle strisce dorate sui fianchi che separano la schiena dal ventre, mentre il colore argentato con il dorso verde azzurro è simile a quello delle sardine. Il sapore dell’alaccia è molto gustoso ed essendo pesci molto “carnosi” vengono adoperati spesso per la preparazione di svariati piatti della cucina Lampedusana.
Oggi l’alaccia salata di Lampedusa è Presidio Slow food sostenuto dall’Assessorato delle Risorse agricole ed alimentari della Regione Sicilia. Questo Presidio vuole valorizzare la tradizionale pesca e promuovere la conservazione delle alacce, un pesce che pure se povero è presente in grandi quantità nei mari di Lampedusa. L’obiettivo che ha il Presidio è quello di aiutare i pescatori a costruire un laboratorio, dove pulire e conservare prima sotto sale e poi sott’olio il pesce al fine di rivenderlo ed integrare i guadagni scarsi della pesca.
Sommario
Essendo un pesce azzurro, l’alaccia possiede carni molto digeribili con alte concentrazioni di grassi insaturi ed omega 3, i quali hanno effetti benefici sull’organismo. Mangiare l’alaccia salata di Lampedusa vi farà abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, ne favorirà la circolazione e contribuirà al benessere del vostro cuore. Utilizzata nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata, l’alaccia vi procurerà una scorpacciata di proteine, potassio, fosforo, vitamine e sali minerali e tutto l’organismo ne beneficerà, in quanto è un pesce che si presta, intero o sfilettato, a diversi tipi di cottura, alla griglia, al forno, fritta ed anche mangiata cruda vi farà gustare il sapore del mare.
L’alaccia salata di Lampedusa si differisce dalla comune sardina, pur assomigliandogli molto, in quanto si presenta con una forma più grande e tozza e, a differenza della sardina che ha una forma più contenuta, l’alaccia può raggiungere i 30 centimetri di lunghezza. Un’altra differenza importante tra sardina e alaccia ve l’abbiamo anticipata all’inizio: pur essendo simili nei colori, l’alaccia presenta delle strisce dorate sui lati che dividono il ventre dalla schiena.
Il procedimento di pesca dell’alaccia salata di Lampedusa è particolare, si rifà all’antico metodo con la lampara ed il cianciolo che consiste in una particolare rete a circuizione che, a differenza delle reti a strascico non danneggia i fondali, ma tutela la biodiversità marina. Vengono adoperate piccole imbarcazioni, lunghe massimo 22 metri, che prendono il largo nel tardo pomeriggio quando cala il sole, solitamente durante le serate di luna nuova. Originariamente, negli anni 80, erano molte le imbarcazioni (circa 20) che a Lampedusa si dedicavano alla pesca dell’alaccia, oggi sono rimaste soltanto in due, mentre le altre sono state riconvertite per la pesca a strascico.
Il periodo utile per andare a pesca di alaccia è quello che va da maggio a novembre in quanto è necessario che il mare sia molto calmo e le notti buie, così che le luci delle lampare possano attrarre il plancton che, a loro volta, attira i pesci che ne sono molto ghiotti, per cibarsene. I pescatori circondano i pesci con le reti e con una mossa repentina le chiudono issandole a bordo. Qui i pesci vengono immediatamente selezionati e sistemati in cassette con il ghiaccio. Tornati al porto, i pescatori si occupano subito di pulire il pesce, privandolo della testa e mettendolo sotto sale. Infatti, la ricetta tradizionale per conservare l’alaccia salata di Lampedusa, stabilisce che il pesce debba stare sotto sale almeno per tre-quattro mesi, trascorso questo tempo le alacce vengono poi lavate in salamoia e messe sott’olio in vasetti di vetro o in scatole di latta.
Le famiglie lampedusane usano mangiare le alacce friggendole appena pescate o cucinandole in gustosissimi involtini. Per utilizzare l’alaccia salata di Lampedusa per la preparazione di piatti tipici dell’isola, è necessario soltanto estrarla dall’olio. Sarà così possibile adoperarla per servire antipasti, per arricchire sughi o per la preparazione di gustose ricette come l’alaccia al forno con carciofi e piselli, una vera prelibatezza. Se vi è venuta voglia di assaggiare la gustosa alaccia salata di Lampedusa, regalatevi una vacanza sull’isola e non dimenticate di acquistare un vasetto di alacce conservate sott’olio prima di andar via dall’isola, così da poterle gustare durante tutto l’anno.
Vi consigliamo di contattare il B&B Vicolo del Porto al numero 338.286.5656 o all’indirizzo di posta elettronica info@vicolodelportolampedusa.it per prenotare, per un preventivo o soltanto per chiedere informazioni. Saremo lieti di ospitarvi a Lampedusa facendovi vivere una vacanza all’insegna di tutti i comfort.